Nochmal auf Deutsch zur Erklärung:
Italien will noch den Bullterrier und Mini Bull Terrier zu den Rasselisten hinzufügen.
Hier ein vorbereiteter Brief, den mit der rechten Maustaste kopieren und versenden an
info@societaitalianaterriers.it
mit Kopie an
segreteria@enci.it
Namen drunter - fertig.
Hier der Brief:
Alla Società Italiana Terrier
e pc All' Ente Nazionale della Cinofilia Italiana
Loro Sedi
L'ordinanza del ministro Sirchia ha il merito di prendere atto di un problema reale, di forte rilevanza sociale, e che non può - dunque - essere minimizzato o peggio ignorato, anche perché riguarda uno dei diritti fondamentali dei cittadini, cioè la sicurezza. In questo senso ogni polemica (tra animalisti e non) dovrebbe lasciare il posto ad un lavoro comune per definire strategie più efficaci nell'interesse di tutti.
L'obiettivo è prevenire le aggressioni di cani "pericolosi" senza provvedimenti inutilmente vessatori nei confronti di tutti gli altri cani (e relativi proprietari).
Cominciamo col dire che la museruola rischia di essere una soluzione inefficace e, appunto, punitiva. I cani, in genere, la vivono come una piccola tortura, e dunque la museruola andrebbe adottata solo in casi eccezionali, e per cani (non razze, ma cani considerati individualmente) di accertata mordacità.
Tra l'altro la gran parte delle aggressioni:
1.avviene tra le mura domestiche
2.è opera di cani randagi o abbandonati
3.è opera di cani gestiti da criminali o psicolabili che si compiacciono della cattiveria del proprio animale
In nessuna delle tre circostanze la museruola imposta dal Ministro della Salute G. Sirchia risulterebbe efficace. In casa nessun cane è obbligato (per fortuna!) a portare la museruola, i cani abbandonati ovviamente non hanno un padrone che ne sia responsabile, il terzo caso non ha nemmeno bisogno di commenti.
Quanto alle liste di cani pericolosi, il vero pericolo è quello di mettere l'uno contro l'altro gli appassionati delle varie razze, all'insegna del mors tua vita mea, e di cedere a pressioni "politiche".Ma soprattutto dichiarare pericolosi dei cani "di razza" suona come una stridente contraddizione. Infatti l'ENCI non potrebbe riconoscere una razza se ne accertasse una reale pericolosità. Se lo facesse compirebbe un gesto irresponsabile e grave. Perché una razza sia dichiarata tale è necessario che offra assolute garanzie non solo morfologiche ma anche caratteriali. Dunque riconoscerla prima e poi penalizzarla con una serie infinita di restrizioni (il che equivale a disconoscerla di fatto) è un controsenso che non può essere incoraggiato. Tra l'altro è una immeritata punizione proprio per razze anticamente aggressive, ed oggi ingentilite da allevamenti giudiziosi e attenti.
Il riferimento, in particolare, è alle razze Bull Terrier e Bull Terrier Miniature, cani di grande carattere, ma anche equilibrati, buoni, assai pazienti anche con i bambini, mai protagonisti di aggressioni o fonti di pericolo. Sarebbe opportuno che la S.I.T. si facesse promotrice di iniziative volte alla promozione di una migliore conoscenza e educazione cinofila analogamente ad istituzioni cinofile di altri paesi. Come avviene negli Stati Uniti ad esempio, dove l'American Kennel Club ha istituito un programma di tests (il Good Canine Citizen®) volto ad attestare la buona educazione del cane e la capacità del proprietario di condurlo in ambienti urbani. Siamo fiduciosi che la S.I.T. saprà tutelare le due razze nelle sedi competenti e saprà dare risposta con iniziative concrete alla preoccupazione che vogliamo esprimere tramite questa lettera in quanto proprietari, appassionati, allevatori raccolti intorno al Forum della Italian Bull Terrier Homepage ( ) presente su Internet dal 1998.
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Da zählt jede Stimme...die Briefe aus aller Welt werden gesammelt und den Politikern übergeben. In D hats nicht geholfen - in Schweden schon - da liess man das Vorhaben dann bleiben.
Vielen Dank für jede Hilfe,
Edeltraud und die Bullies
PS: Gerne an alle Hundelisten weiterleiten - jede Stimme ist wichtig!!!
Italien will noch den Bullterrier und Mini Bull Terrier zu den Rasselisten hinzufügen.
Hier ein vorbereiteter Brief, den mit der rechten Maustaste kopieren und versenden an
info@societaitalianaterriers.it
mit Kopie an
segreteria@enci.it
Namen drunter - fertig.
Hier der Brief:
Alla Società Italiana Terrier
e pc All' Ente Nazionale della Cinofilia Italiana
Loro Sedi
L'ordinanza del ministro Sirchia ha il merito di prendere atto di un problema reale, di forte rilevanza sociale, e che non può - dunque - essere minimizzato o peggio ignorato, anche perché riguarda uno dei diritti fondamentali dei cittadini, cioè la sicurezza. In questo senso ogni polemica (tra animalisti e non) dovrebbe lasciare il posto ad un lavoro comune per definire strategie più efficaci nell'interesse di tutti.
L'obiettivo è prevenire le aggressioni di cani "pericolosi" senza provvedimenti inutilmente vessatori nei confronti di tutti gli altri cani (e relativi proprietari).
Cominciamo col dire che la museruola rischia di essere una soluzione inefficace e, appunto, punitiva. I cani, in genere, la vivono come una piccola tortura, e dunque la museruola andrebbe adottata solo in casi eccezionali, e per cani (non razze, ma cani considerati individualmente) di accertata mordacità.
Tra l'altro la gran parte delle aggressioni:
1.avviene tra le mura domestiche
2.è opera di cani randagi o abbandonati
3.è opera di cani gestiti da criminali o psicolabili che si compiacciono della cattiveria del proprio animale
In nessuna delle tre circostanze la museruola imposta dal Ministro della Salute G. Sirchia risulterebbe efficace. In casa nessun cane è obbligato (per fortuna!) a portare la museruola, i cani abbandonati ovviamente non hanno un padrone che ne sia responsabile, il terzo caso non ha nemmeno bisogno di commenti.
Quanto alle liste di cani pericolosi, il vero pericolo è quello di mettere l'uno contro l'altro gli appassionati delle varie razze, all'insegna del mors tua vita mea, e di cedere a pressioni "politiche".Ma soprattutto dichiarare pericolosi dei cani "di razza" suona come una stridente contraddizione. Infatti l'ENCI non potrebbe riconoscere una razza se ne accertasse una reale pericolosità. Se lo facesse compirebbe un gesto irresponsabile e grave. Perché una razza sia dichiarata tale è necessario che offra assolute garanzie non solo morfologiche ma anche caratteriali. Dunque riconoscerla prima e poi penalizzarla con una serie infinita di restrizioni (il che equivale a disconoscerla di fatto) è un controsenso che non può essere incoraggiato. Tra l'altro è una immeritata punizione proprio per razze anticamente aggressive, ed oggi ingentilite da allevamenti giudiziosi e attenti.
Il riferimento, in particolare, è alle razze Bull Terrier e Bull Terrier Miniature, cani di grande carattere, ma anche equilibrati, buoni, assai pazienti anche con i bambini, mai protagonisti di aggressioni o fonti di pericolo. Sarebbe opportuno che la S.I.T. si facesse promotrice di iniziative volte alla promozione di una migliore conoscenza e educazione cinofila analogamente ad istituzioni cinofile di altri paesi. Come avviene negli Stati Uniti ad esempio, dove l'American Kennel Club ha istituito un programma di tests (il Good Canine Citizen®) volto ad attestare la buona educazione del cane e la capacità del proprietario di condurlo in ambienti urbani. Siamo fiduciosi che la S.I.T. saprà tutelare le due razze nelle sedi competenti e saprà dare risposta con iniziative concrete alla preoccupazione che vogliamo esprimere tramite questa lettera in quanto proprietari, appassionati, allevatori raccolti intorno al Forum della Italian Bull Terrier Homepage ( ) presente su Internet dal 1998.
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Da zählt jede Stimme...die Briefe aus aller Welt werden gesammelt und den Politikern übergeben. In D hats nicht geholfen - in Schweden schon - da liess man das Vorhaben dann bleiben.
Vielen Dank für jede Hilfe,
Edeltraud und die Bullies
PS: Gerne an alle Hundelisten weiterleiten - jede Stimme ist wichtig!!!